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DANTE 700 - DIVINE PAROLE

La serie è stata realizzata per la mostra collettiva itinerante Dante 700 - Divine parole, organizzata dalla Società Dante Alighieri di Genk, tenutasi presso il C-Mine nell'omonima città belga a ottobre 2021.

IL PROGETTO
 

Ho scelto di affrontare tre canti specifici: il Canto XIII dell’Inferno, il Canto XVI del Purgatorio e il Canto XXX del Paradiso rappresentando in particolar modo i momenti in cui Dante personaggio descrive ciò di cui sta facendo esperienza. Ma il macro argomento su cui ho posto l’attenzione è il rapporto tra forma e contenuto, significante e significato, tentando di illustrarlo utilizzando tecniche miste e un codice. Ho voluto dare una forma iconica alle parole di Dante, alla sua scelta di raccontare la storia strutturandola in versi endecasillabi a rima concatenata piuttosto che in qualsiasi altra forma letteraria, cercando di integrare la rappresentazione del testo in quanto tale con la rappresentazione del significato, degli aspetti narrativi di uno specifico momento del Canto. Nei miei disegni l’illustrazione figurativa, costruita in toni di grigio, di personaggi e ambienti dialoga con aree cromatiche a pastello in cui ogni colore corrisponde a una specifica lettera dell’alfabeto, generalmente quella iniziale del suo nome (A: arancione, B: blu, C: ciano, ecc) andando a creare l’immagine del ritmo nella storia.

Il processo che va dall’idea all’opera finale è fatto di bozze iniziali molto veloci tracciate a matita su fogli A4 che poi vado a lavorare e ampliare in digitale sfruttando la versatilità del medium, il terzo passaggio è nuovamente analogico, una versione complessiva dell’illustrazione in formato A3 in cui verifico le relazioni tra i materiali e gli effetti. Una volta definita le tecnica passo a realizzare l’esecutivo in formato 50 x 70 cm. Sono tre le tecniche dominanti che ho utilizzato per questo progetto, una per ogni Canto, scelte per rappresentare nel modo più efficace possibile gli elementi caratterizzanti gli ambienti dei tre Canti e il cambiamento che attraversa lo spirito di Dante: l’inchiostro e un segno grafico/graffiato per gli alberi e le alliterazioni della selva dei suicidi del Canto XIII dell’inferno, la grafite sfumata per il fumo che acceca gli iracondi nel Canto XVI del Purgatorio e la tempera per restituire i colori dati dalla Luce del Paradiso.

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